
Montinghel (che significa “monticello”) è un luogo speciale per la posizione particolarmente felice sulle colline moreniche del Garda, con una vista che spazia dal lago alle montagne alla pianura, e per la straordinaria conservazione del paesaggio agrario e delle architetture, in un territorio oggi profondamente mutato.
La corte è composta da una villa, detta “casa da patron” negli inventari seicenteschi, con una torre di avvistamento del Cinquecento, e da quattro case coloniche, fienili, stalle e una legnaia. L’area con al centro il pozzo e gli abbeveratoi per gli animali conserva l’acciottolato originale (“saléso”) e l’aia (“sélese”), pavimentata a mattoni.
Lasciatevi alle spalle la folla e il rumore dei parchi di divertimento, le strade trafficate, i centri abitati e le spiagge brulicanti e scoprite l’atmosfera senza tempo di Montinghel. Vi immergerete nella vita di una tenuta agricola rimasta uguale a cento e più anni fa, con i suoi vigneti, gli olivi, i seminativi, i fossi e i prati perenni.
Il possedimento appartenne nei secoli XV-XVIII alla famiglia di origine trevigiana dei Montesor, per poi passare ai Brenzoni delle Stelle e nell’Ottocento ai Butturini, quindi all’inizio del Novecento agli Zanetti. Gli attuali proprietari, che l’hanno ricevuta in eredità, hanno sempre operato con amore e senso di responsabilità per mantenere l’integrità di Montinghel. Recentemente hanno intrapreso un restauro conservativo degli edifici rustici della corte, rispettoso dei materiali e delle tecniche tradizionali. Sotto un portico e in una stalla hanno ridato visibilità a utensili, attrezzi, carri, trattori e a tutti quegli oggetti, un tempo utilizzati nell’azienda agricola di famiglia, che illustrano le pratiche e le tecnologie agricole del passato. Un vecchio granaio, inoltre, è stato adattato a sala per eventi.
Visitare la corte di Montinghel sarà un’esperienza diversa e affascinante.
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F. Fontana, Lazise. Studi storico-scientifici [1863], a cura di G. Penazzi, Associazione Culturale Francesco Fontana, Lazise (Verona) 2000, pp. V, XVII, 50.
F. Monicelli, Storiche dimore del Garda, Arsenale Editrice, Venezia 1995, pp. 122-123.
Ville venete. Decreti di vincolo e relazioni storico-artistiche, a cura di A. Padoan, Marsilio, Venezia 1999, cat. vr 206.
G. Rama, Villa Montinghel, Zanetti, in Ville venete: la Provincia di Verona, a cura di S. Ferrari, Marsilio, Venezia 2003, pp. 254-255.
M. Zanetti, Il dialetto di Lazise, revisione a cura di P. Rossi, Comune di Lazise, Lazise (Verona) 2005.
A.C. Tommasi, Lazise. Villa Montinghel, in Gli affreschi nelle ville venete. L’Ottocento, a cura di S. Marinelli e V. Mancini, con la collaborazione di A. Martoni, Marsilio, Venezia 2015, p. 312.
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F. Monicelli, Ville veronesi. Un racconto per immagini attraverso sei secoli, Cierre, Sommacampagna (Verona) 2025, p. 12.e
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Die Signorina. Landleben am Gardasee. Ein Film von Hubertus Meckel und Josef Schwellensattl. Bayerischer Rundfunk, 1998 (episodio della serie Unter unserem Himmel, 43’ 02’’).
Eine Liebe am Gardasee. Regia di Karl Kases. Bavaria Film, 2006 (serie televisiva trasmessa da ZDF e Rai 1).
Alice Righi. Fisherman. Regia di Matteo Scotton. Sottoilmare Recording Studios, 2020 (video, 4’ 01’’). https://www.youtube.com/watch?v=G_8Sywzqp68&t=7s






Info e contatti
Visita su prenotazione. Il primo sabato di ogni mese, da marzo a ottobre, ore 10-13. Aperture straordinarie anche per eventi su richiesta.
Giorni di apertura
Contatti
Parcheggio disponibile. I visitatori con problemi di deambulazione possono trovare difficoltà nella visita completa.